L' amniocentesi.
Quando si parla di amniocentesi si fa riferimento ad un prelievo trans addominale di una piccola parte di liquido amniotico. Questo protegge ed avvolge il feto durante il suo sviluppo nel grembo materno. Il liquido, analizzato in laboratorio consente di verificare l’eventuale presenza di anomalie congenite o malattie genetiche.
L’amniocentesi è una procedura mini-invasiva che regolarmente può essere effettuata a partire dalla quindicesima settimana di gravidanza. Prima di effettuare questo esame si fa un’ecografia per vedere la posizione del feto e della placenta. Valutata l’idoneità per la gestante di poter fare questo esame si può procedere a farlo.
Quando si consiglia di effettuare l’amniocentesi?
Si consiglia di effettuare questo esame alle donne che hanno avuto un risultato positivo al test di screening prenatale, a coloro che hanno superato i 35 anni, in caso di specifiche malattie genetiche in famiglia, a donne che hanno avuto figli con malattie cromosomiche.
In cosa consiste l’esame?
L’esame non richiede generalmente una preparazione particolare. Lo specialista infila un ago molto sottile attraverso la cute che ricopre la sottostante cavità uterina. Questo per raggiungere la cavità in cui è contenuto il liquido amniotico e prelevarlo. Durante l’esame si continuerà il monitoraggio ecografico. Questo non produce alcuna radiazione e non provoca alcun danno al feto. E’ utile per poter controllare i suoi movimenti e quelli dell’ago durante l’esame.
L’amniocentesi è dolorosa?
L’esame non è doloroso però è pur sempre un esame mini-invasivo. Per questo motivo può recare qualche piccolo fastidio sopportabile. Dura pochi minuti e non richiede alcuna anestesia. Terminata l’amniocentesi vi è la necessità comunque di rimanere tra i 30 e i 60 minuti in studio. Si consiglia, nei 2 giorni successivi all’esame di evitare sforzi eccessivi. Qualora si dovessero manifestare dolori addominali, febbre o perdite vaginali bisogna contattare il medico per effettuare dei controlli.
Quali sono i rischi dell’ amniocentesi?
L’amniocentesi presenta una percentuale pari ad una possibilità su 200 di rischio abortivo.
Secondo i più recenti studi il rischio è ridotto allo 0,06%. E’ da considerarsi dunque una procedura abbastanza sicura caratterizzata da una percentuale molto bassa di complicanze.
Tengo a ricordare che l’amniocentesi non è un esame di routine. Questo vuol dire che è suggerito per le gestanti considerate a “rischio”. In quanto esame facoltativo quindi si può scegliere di sottoporsi o meno. La scelta rimane ai futuri genitori.
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